C'era una volta, nel lontano regno di Daraban, un buon re di nome Roen che, nel tentativo di stabilire di nuovo la pace e la serenità, donò a un Cantastorie il suo liuto più caro per poi concedergli un lungo viaggio nel suo reame. Quella del Cantastorie è quindi la storia di un viaggio per le strade del regno, durante il quale incontrerà persone povere, strane, emarginate, imparando da tutte importanti lezioni di vita. Un viaggio che è anche un cammino introspettivo nella natura e nella solitudine. Spinto da un misterioso astrologo a diventare consapevole di una nuova visione del mondo, tornerà dal suo re con la risposta: c'è nel mondo qualcosa di più grande, una sacralità che non può essere capita razionalmente ma che si trova nel profondo di ogni essere umano.
Sin dalla notte dei tempi scienza e religione dibattono nel tentativo di risolvere i grandi quesiti dell’umanità – Dio esiste o no? E se esiste, com’è fatto? – ciascuna secondo il suo approccio e la sua visione dell’esistenza, ma accomunate dalla dogmatica convinzione di riuscire a trovare la risposta all’esterno dell’essere umano. Superando le credenze e le rigidità dei due schieramenti, e mettendone impietosamente a nudo le parti più scricchiolanti, Malanga affronta il tema dell’esistenza di Dio alla luce dei suoi studi sulla Coscienza Integrata, accompagnando il lettore a un radicale cambio di prospettiva: la ricerca in merito all’esistenza di Dio deve spostarsi dall’esterno all’interno di ciascuno di noi, ove Io e Dio si specchia e coincide con Io ed Io.